sabato 7 settembre 2013

Gli aiuti dell'Unicef per le 286 crisi umanitarie di cui non si parla

Non solo Siria. Stasera a piazza San pietro una grande veglia di preghiera per la pace, a partire dalla drammatica e pericolosa situazione siriana. Ma purtroppo il mondo è infestato da gravissime e tragiche crisi umanitarie, di cui si parla davvero poco. Lo evidenzia un rapporto dell'Unicef, secondo il quale nel 2012 sono state affrontate affrontate 286 crisi umanitarie. Ma non ci sono solo cattive notizie.

Difficili emergenze hanno colpito i bambini in circa 80 Paesi del mondo nel 2012, ma sono stati realizzati anche progressi globali per milioni di bambini. L'UNICEF e i suoi partner hanno risposto a 286 situazioni di crisi umanitarie in 79 Paesi, con programmi di alimentazione terapeutica per oltre 2,1 milioni di bambini sotto i 5 anni di età affetti da malnutrizione acuta, vaccini contro il morbillo per circa 44 milioni di bambini sotto i 15 anni, accesso ad acqua sicura per 18,8 milioni di persone, più di 3,5 milioni di bambini hanno avuto accesso all'istruzione.
Proprio in Siria, e nel 2012, quando la crisi era già grave ma forse un po' meno di oggi, il drammatico conflitto ha richiesto impegni particolari: l'UNICEF ha provveduto al costante accesso all'istruzione per circa 80.000 bambini colpiti dal conflitto, ha supportato la vaccinazione contro il morbillo per più di 1,4 milioni di bambini e provveduto a sostegno psicosociale per circa 47.000 bambini. L'UNICEF ha anche distribuito acqua sicura presso i campi di rifugiati e le comunità che ospitano i profughi, di cui hanno beneficiato più di 100.000 persone, e scorte per l'inverno a più di 260.000 persone in Siria.
Nel giugno 2012, l'UNICEF insieme al governo dell'Etiopia, dell'India e degli Stati Uniti ha collaborato al lancio del Committing to Child Survival: A Promise Renewed, un'azione globale per porre fine alle morti prevenibili dei bambini. Dalla fine del 2012, i rappresentanti di 168 Governi e oltre 400 tra organizzazioni della società civile e religiosa si sono impegnati a raddoppiare l'impegno per salvare da morti prevenibili tutti i bambini. Con il supporto dell'UNICEF e dei suoi partner, i Governi si sono impegnati a migliorare i piani nazionali per la salute e a fissare traguardi misurabili.
In Nigeria e in Uganda, l'UNICEF ha progettato un sistema per registrare le nascite dei bambini attraverso gli SMS. Per la velocità delle diagnosi e del trattamento dei bambini colpiti dall'infezione del virus dell'HIV in Zambia, l'UNICEF ha supportato un programma di SMS veloce, riducendo i tempi di consegna dei risultati dei test da 44 a 26 giorni.
Osvaldo

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