Gareth Bale sta passando dal Tottenham al Real Madrid per 120 milioni di euro. Una cifra mai vista che polverizza tutti i precedenti record del calciomercato. Una cifra che non pochi considerano esagerata per l'esterno sinistro, potente e portentoso goleador che ha iniziato come terzino. Un gran bel giocatore, in verità, ma certo tutti quei soldi di questi tempi, con la crisi, e in Spagna, neanche ci fosse in pista di uno sceicco o un oligarca. Certo, nulla con cui il calcio italiano possa competere, ma forse è meglio così. D'altro canto è arrivata subito la risposta del Barcellona: ha rivelato il presidente blaugrana Sandro Rosell, "La clausola di rescissione per Messi è di 250 milioni a cui però va aggiunto il 56% di tasse che porta la cifra complessiva, ingaggio compreso, a circa 580 milioni". Ma le cifre pazze nel calciomercato non sono mai mancate, e si può andare assai indietro nel tempo.
I "colpi" più cari della storia sono comunque ben lontani dalla sorprendenti cifre sull'asse Londra-Madrid. Anche se il record precedente era sempre nella spesa del Real in Inghilterra. Ma quella volta al confronto fu un "affare": "solo 94 milioni di euro al Manchester United per strappare Cristiano Ronaldo nel 2009. Terzo acquisto più caro della storia (se si considera Bale) sempre con la casacca dei blancos, ma stavolta a incassare è stato un club italiano: anno 2001, 73,5 milioni il prezzo, Zinedine Zidane il calciatore. In Italia i soldi sempre spagnoli anche del quarto e del quinto affare di sempre: Ibrahimovic dall'Inter al Barcellona nel 2009 per 69 milioni, Kakà dal Milan al Real Madrid per 68 milioni.
Nuova entrata in classifica la cessione che portato anch'essa entrate in Italia: il passaggio di Edinson Cavani per 64 milioni Paris Saint-Germain.
Tutta spagnola invece (anche se ricorderete un gialletto italiano) la vicenda del 2000 di Luis Figo, per il quale il Real Madrid (sempre loro) versò 62 milioni di euro ai rivali del Barcellona.
Con l'ottavo posto troviamo una novità: la Spagna non compra ma vende. Madrid vende, ma sponda Atletico, che ha appena ceduto il suo bomber Falcao (scusate il momento di commozione sul nome) al Monaco per 60 milioni.
Altra novità è che al nono posto si parla ancora di Spagna, ma stavolta è il calciatore ad essere spagnolo, mentre le squadre della transazione sono inglesi: nel 2011 il Chelsea strappò Fernando Torres al Liverpool per 58 milioni.
"Solo" decimo per "soli" 57 milioni troviamo Neymar, il fenomeno brasiliano acquistato mesi fa dal Barcellona, provenienza Santos.
Se l'affare Bale viene ufficializzato alle cifre di cui abbiamo parlato, a uscire dalla top ten sarà una vicenda tutta italiana: il passaggio nel 2000 per 56,5 milioni di euro (cioè, l'equivalente di 110 miliardi di lire) di Hernan Crespo dal Parma alla Lazio (da Tanzi a Cragnotti, insomma...).
Ma vale la pena qui di richiamare qualche vecchio "colpo" che fece epoca. Uno dei primi "botti" da record vestiva l'azzurro del Napoli: nel 1952 Achille Lauro si assicurò il bomber svedese Hasse Jeppson per 105 milioni, in pieno dopoguerra, portandolo via all'Atalanta. Il biondo venne soprannominato dai tifosi "o' banco e Napule". Sempre il Napoli a distanza di anni fece rumore come spendaccione: era ormai già il 1975, e il protagonista fu Beppe Savoldi, acquistato dal Bologna per 2 miliardi di lire. Cifra di poco superata nel 1978 dal Vicenza di Farina, che però serviva a pagare solo la metà di Paolo Rossi, pur di tenerlo in bianco rosso: 2 miliardi e 612 milioni.
Chiudiamo con la curiosità di un top e di un flop. Appena fuori dalla classifica degli acquisti di tutti i tempi troviamo uno che forse dovrebbe essere in cima ai buoni affari e al rendimento di tutti i tempi, e che comunque è stato il portiere più pagato della storia: nel 2001 Gigi Buffon passò dal parma alla Juventus per 100 miliardi. Quasi stessa cifra dei 95 miliardi pagati dalla Lazio per Mendieta. La palla è rotonda.
Osvaldo
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