Ieri parlavamo del numero di Papi. La confusione non viene solo dalla reiterazione di Benedetto IX né dal progresso delle ricerche storiche specie sui casi più antichi e complessi. Ci sono anche altre questioni, che investono il tema della legittimità. Cosa che ha determinato negli anni modifiche e contromodifiche, secondo le interpretazioni storiche e di diritto prevalenti in quel momento. Mentre altri casi sono stati lasciati in una condizione ambigua. Insomma, ecco qualche esempio, ma a questo punto i conti su quanti siano i Papi fateveli voi.
Non è per esempio la prima volta che due "Papi" sono entrambi viventi. Certo, il caso attuale è del tutto particolare, perché si colloca in tempi moderni, con mentalità moderna, e con una realtà giuridico-istituzionale inedita ma al contempo chiara. La confusione in passato derivava da ben altre situazioni, con spesso problemi politici e di legittimità. E non parliamo qui di Papi dimissionari (magari ne riparleremo in un altro post).
Il caso di più Papi
regnanti contemporaneamente in seguito a lotte politiche di vario genere non è stato raro:
capita che alcuni di questi pontefici siano considerati regolari dall’Annuario
nonostante la contemporaneità che solo in parte viene sanata con selezioni
temporali artificiose. Abbiamo visto il caso di Benedetto IX, la cui movimentata storia si è sovrapposta (regolarmente, secondo l'Annuario Pontificio) ai potnificati altrettanto regolari di Silvestro III, Gregorio VI, Clemente II e Damaso II. Il caso più clamoroso è nel X secolo quello di Giovanni XII, Leone
VIII e Benedetto V, eletti mentre gli altri erano regnanti eppure messi in
qualche modo in fila dalla lista ufficiale. Anche in altre circostanze i regni
si sono sovrapposti, e solo in certi casi alcuni sono considerati antipapi,
come nel 1417 per Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII, col primo papa
regnante e gli altri due antipapi dello Scisma di Occidente, ma poi tutti e tre
deposti contemporaneamente dal concilio di Costanza, che elesse ex novo Martino
V.
Ci sono poi altri casi che in qualche modo alterano l’elenco o almeno la sua linearità.
Per esempio il 22 marzo 752 fu regolarmente eletto Papa il sacerdote romano
Stefano che si insediò in Laterano. Ma in appena due giorni si ammalò (forse un
ictus) e morì prima di essere consacrato. Per questo non è più presente
nell’Annuario Pontificio (ma c’era fino al 1964) nonostante ad esempio il suo
ritratto compaia nella serie di tondi della Basilica di San Paolo fuori le
mura. Per inciso sarebbe uno Stefano II, cosa che ha complicato un po’ la
numerazione dei successivi pontefici con lo stesso nome. La cosa è più
complessa e controversa perché in realtà compare anche qualche altro Papa in epoca antica morto prima
di essere completamente consacrato, ma in quel caso il suo nome è ammesso nella
lista ufficiale. Perché qualcuno sì e qualcun altro no? Vero è che le regole per l’elezione a Papa sono molto cambiate
diverse volte nei duemila anni di storia della Chiesa, e solo in tempi recenti
sono state definite in modo burocraticamente ineccepibile. Comunque a tutela dell'onorabilità dell'istituzione c’è da dire
che per la lunghezza della storia e la turbolenza di certi periodi, per
l’accertamento dei Papi c’è un rigore storico non solo notevole, ma dire
ineguagliato per altri personaggi storici loro contemporanei.
Ciononostante
qualche elemento di confusione rimane, dovuto proprio alle zone d’ombra della
storia. Per esempio non è chiara l’esistenza o meno di alcuni personaggi: oggi
nell’Annuario compare solo Papa Anacleto, secondo successore di Pietro, ma in
passato si riteneva che fossero stati due pontefici distinti Cleto e Anacleto,
e ad esempio così sono ancora raffigurati nel Duomo di Siena.
Degli antipapi magari parleremo un'altra volta.
Osvaldo
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