giovedì 10 ottobre 2013

Un pugile l'atleta più pagato del 2013. Ma mai quanto un auriga romano.

Povero Tiger Woods. dopo le brutte vicende personali il suo trono d'oro è crollato. Oddio, io mi accontenterei dei suoi introiti, ma comunque i guadagni del golfista secondo le riviste specializzate non sono più quelli di una volta e il record d'incassi è passato in altre mani. E che mani. Quelle di un pugile che almeno per quel che guadagna è capace di far dimenticare Mike Tyson, anche se forse non è un personaggio come lui. Resta il fatto che di fronte ai calcoli di alcuni esperti la vera sorpresa è un'altra: i paperoni dalle vergognose fortune di oggi sono ancora molto lontani dai guadagni degli sportivi dell'antica Roma. Specie gli aurighi, veri idoli delle folle.
Secondo Sports Illustrated lo sportivo più pagato dell'ultimo anno è il pugile Floyd Mayweather Jr. che ha incassato ben 66,3 milioni di euro (90 milioni di dollari tondi), tutti in premi. Un discreto distacco dal secondo, il cestista LeBron James (Miami Heat) che ha messo da parte quest’anno 41,2 milioni di euro. Per il podio sono tutti vicini, ma ce la fa ancora una volta David Beckham, nonostante il ritiro, che ha guadagnato oltre 35,3 milioni di euro. Al quarto posto si piazza il campione di football americano Drew Brees con un fatturato di oltre 34,6 milioni di euro, mentre a un soffio arriva l'altro cestista dell'NBA Kobe Bryant (Los Angeles Lakers) guadagnando 34,4 milioni di euro. Anche il tennista svizzero Roger Federer ha una lieve flessione fino a solo 31,6 milioni di euro, tallonato dal pilota della Ferrari Fernando Alonso con 30,9 milioni di euro. Solo all'ottavo posto troviamo il povero Tiger Woods con meno di 30 milioni di euro (29,4 milioni), che d'altro canto gli serviranno visto le spese in donne e alimenti. Lo segue un altro campione di golf, Phil Mickelson, con 29,1 milioni di euro. Arriva poi Cristiano Ronaldo che guadagna 26,1 milioni di euro (35,3 milioni di dollari) e si toglie la soddisfazione di superare Messi (35,1 milioni di dollari) e tra i calciatori Etoo, Aguero e Rooney. Scorrendo la classifica si trovano molti tennisti, golfisti, giocatori di basket, piloti e calciatori, ma da un certo punto in poi è affollato di protagonisti del Baseball.
Eppure di fronte a tutto questo non siamo al vertice della follia. Difficile fare calcoli precisi, il mondo cambia, l'economia ha vari criteri, il costo della vita diventa un riferimento importante. però gli sportivi più strapagati della storia sembrano essere stati proprio gli aurighi delle corse dei carri nell'antica Roma (chi si fosse perso il mio articolo su BBC History Italia se lo procuri...). Caio Apuleio Diocle, iberico come Alonso, riuscì a concludere i suoi straordinari 24 anni di carriera dichiarando di aver vinto 35.863.120 sesterzi. Cosa che secondo Peter Struck, professore di studi classici all’Università di Pennsylvania, ne fa di gran lunga l’atleta più ricco della storia: se infatti Schumacher e Tiger Woods sono celebri per aver superato il miliardo di dollari di guadagni, secondo Struck Diocle avrebbe superato addirittura i 15 miliardi di dollari. Certo, fare un vero calcolo della corrispondenza dei valori è impresa controversa, ma Struck non deve essere lontano dal vero: basterebbe paragonare i suoi 35 milioni in vittorie con i 200 milioni posseduti dal più ricco di Roma, Crasso, o con i 1.200 sesterzi che poteva guadagnare in un anno un legionario del primo impero. Giovenale sostiene che l’auriga Lacerta aveva un patrimonio equivalente a quello di cento avvocati. Il giro di soldi era gigantesco. Il poeta Marziale si lamenta in un epigramma: “Per quanto tempo ancora dovrò sudare tutta la giornata in mezzo a battistrada e servi, per guadagnarmi cento misere monete di piombo, mentre Scorpus vincitore nelle corse si porta via in un’ora quindici sacchi di oro brillante?”. Bisogna aggiungere i donativi degli imperatori: Caligola regalò 2 milioni in un colpo solo all’auriga Eutico.
Osvaldo

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