domenica 28 luglio 2013

La pena di morte uccide ancora nel mondo.

Se non sono numeri pazzi questi… ancora oggi migliaia di persone ogni anno vengono messe a morte. E spesso - nei Paesi ben poco democratici - per motivi futili o particolarmente discutibili, se non per pura repressione politica.
Sono ancora 40 i Paesi che praticano la pena capitale, e 22 di loro l’hanno effettivamente applicata nel corso del 2012. 158 Paesi invece sono abolizionisti o abolizionisti di fatto. Il trend è positivo: nel 2005 erano 54 i Paesi che mantenevano la condanna a morte.
3.967 sono le persone messe a morte durante il 2012, almeno secondo i dati ufficiali che sappiamo non essere mai completi e sempre al ribasso.
3.000 sono le esecuzioni compiute ufficialmente in Cina, mille in meno del 2011, la metà di 5 anni fa.
L’Iran è il primo Paese per rapporto tra esecuzioni e numero di abitanti: 580 esecuzioni certe più almeno 240 non confermate.
Terzo in ordine di esecuzioni è l’Iraq, seguito dall’Arabia Saudita.
In Africa, nel 2012, la pena di morte è stata eseguita in Sudan, Gambia, Somalia, Sudan del Sud, Botswana.
Gli Stati Uniti guidano i pochi Paesi democratici che ancora utilizzano questa pena: 43 le messe a morte nel 2012. Tra le democrazie, esecuzioni anche in Giappone, Botswana e India.

Osvaldo

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