15, 30, 40. Ma quanto è strano il punteggio del tennis. Oggi si gioca la finale di Wimbledon, il più prestigioso e antico torneo, sull'erba dal 1877, 136 anni. Quest'anno la gara ha riservato molte sorprese con l'eliminazione di molti campionissimi fin dalle prime fasi.
Stando alle ricostruzioni che ho rintracciato, gli esperti non sembrano avere un'idea unanime sull'origine del punteggio del tennis. Di massima, dovrebbe venire dalla Francia medievale. Alcuni ritengono che abbia a che fare con i primi segnapunti, che sarebbero stati degli orologi o qualcosa di simile: per cui il punteggio deriverebbe dalla posizione della lancetta sui quarti d'ora, con il giro completo a indicare la vittoria della mano. Un presunto originale 45 sarebbe stato retrocesso a 40 per consentire di introdurre il sistema dei vantaggi. Essendo il tennis un gioco antico, mi chiedo che rapporto possa avere con degli orologi, che certo sono arrivati tardi e soprattutto sono stati a lungo macchinosi. Ma magari è proprio così che è andata.
Un'altra ipotesi invece lega i punti ai soldi: si tratterebbe del denaro scommesso già nelle partite di pallacorda. E siccome a quel tempo 15 soldi corrispondevano a un denaro d'oro, si sarebbe cristallizzata questa posta. Anche qui qualche dubbio è lecito, perché hai voglia a spendere se l'oro corre per ogni singolo punto del tennis. Oppure perché il valore dei punti era fissato in centesimi, col primo e secondo punto a valere 15 centesimi, e il terzo 10. Ma certo nel tempo le cose si trasformano, e un'origine potrebbe essere anche qui.
Altri ancori parlano dell'orecchiabilità tipo ritornello della versione originale francese quinze, trente et quarante, ma francamente a questa versione credo poco, perché poteva valere per qualunque altra serie di numeri.
Altra ipotesi è che in origine ogni 15 volte che un concorrente falliva la palla l'altro conquistava un punto. Quindi per qualche curioso motivo da un sistema da 1 a 15 si sarebbe passati a quello attuale.
Elemento comune è comunque che alla base ci sia un sistema sessagesimale.
Chi ha altre notizie è benvenuto.
Osvaldo
Un'altra ipotesi invece lega i punti ai soldi: si tratterebbe del denaro scommesso già nelle partite di pallacorda. E siccome a quel tempo 15 soldi corrispondevano a un denaro d'oro, si sarebbe cristallizzata questa posta. Anche qui qualche dubbio è lecito, perché hai voglia a spendere se l'oro corre per ogni singolo punto del tennis. Oppure perché il valore dei punti era fissato in centesimi, col primo e secondo punto a valere 15 centesimi, e il terzo 10. Ma certo nel tempo le cose si trasformano, e un'origine potrebbe essere anche qui.
Altri ancori parlano dell'orecchiabilità tipo ritornello della versione originale francese quinze, trente et quarante, ma francamente a questa versione credo poco, perché poteva valere per qualunque altra serie di numeri.
Altra ipotesi è che in origine ogni 15 volte che un concorrente falliva la palla l'altro conquistava un punto. Quindi per qualche curioso motivo da un sistema da 1 a 15 si sarebbe passati a quello attuale.
Elemento comune è comunque che alla base ci sia un sistema sessagesimale.
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Osvaldo
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